Anche Assisi – città che per prima, otto secoli fa, ascoltò un uomo pronunciare l’espressione “Laudato si’ mi Signore” – celebra il Tempo del Creato con un fitto programma di appuntamenti che coinvolgono tutte le realtà ecclesiali e sociali della città. Il calendario di tutto il mese, diffuso attraverso la Diocesi di Assisi, vede il coinvolgimento di altre Diocesi locali – Foligno e Gubbio – oltre alle famiglie francescane, al Sentiero di Francesco, ai Circoli Laudato Si’ della Regione, organizzazioni cattoliche, alle scuole, fino a Economy of Francesco con la presenza del Santo Padre il 24 settembre.
Dopo l’apertura consueta del Tempo del Creato il 1 settembre con il Sentiero di Francesco e l’inaugurazione del Roveto Ardente sul prato di San Francesco, che viene animata ogni giorno fino al 4 ottobre dal Circolo Laudato SI’ di Assisi, il 2 settembre è iniziata l’importante manifestazione “Il Cortile di Francesco”. Questo evento si svolge ogni anno nella città del Poverello dal 2011 prima con il nome “il Cortile dei Gentili” per volontà del card. Ravasi, presidente del pontificio Consiglio per la Cultura, e dal 2012 in poi, con il nome “il Cortile di Francesco” per volontà della Comunità Francescana del Sacro Convento di Assisi: luoghi di incontro tra credenti e non credenti che si interrogano sul mondo a partire da una reciproca e riconosciuta diversa provenienza.
La scelta del tema dell’ottava edizione del Cortile di Francesco “Eterno e il tempo presente” è una consapevole dichiarazione di inattualità. Perché parlare di Eterno nel tempo presente così segnato dal peso di vicende così sconvolgenti? Perché parlare di qualcosa di così astratto, lontano dal contingente così gravato da urgenze di sopravvivenza? In questo senso quindi Eterno è non solo l’estremo dell’oltre il tempo, che per il credente assume la forma della fede e del divino, ma è anche la dimensione più laica di un pensiero che cerca di interrogarsi sull’esistenza a partire da una sua dimensione “teorica”, cioè dalla posizione di chi tenta di rintracciare cause e relazioni, rapporti e dipendenze nelle cose del mondo.
Su questo tema, nel fitto calendario di appuntamenti che si è chiuso il 4 settembre, si sono confrontati esponenti della politica e dell’economia italiana, vescovi – tra cui anche il presidente della CEI, il card. Matteo Zuppi – scienziati, giornalisti, storici, filosofi, climatologi, teologi, dando importante spazio anche all’arte, alla danza, al cinema, alla musica. In questa manifestazione il Movimento Laudato Si’ è stato coinvolto in due iniziative in particolare: l’animazione del Roveto Ardente presso il prato della Basilica di San Francesco, e la presentazione del libro “Vivi Laudato Si” in sala stampa.
La nuova edizione di “Vivi Laudato Si”, scritta da Antonio Caschetto e pubblicata dalle Edizioni Francescane Italiane in occasione della Giornata Mondiale di preghiera per la cura del creato, il 1 settembre, nasce come una guida pratica per tutti coloro che desiderano riproporre, nella propria comunità e organizzazione, dinamiche di preghiera che nascono dall’ecospiritualità. Per questo motivo, all’analisi del Cantico delle Creature e ai riferimenti dell’enciclica – già presenti nella prima edizione del 2019 – sono stati aggiunti dei sussidi sui Ritiri e sulla Coroncina Laudato Si’, oltre al racconto del Movimento e in particolare il processo sinodale che ha portato al cambio del nome.
E’ stata una grande gioia vivere questo momento con un ascolto di voci plurali, come nello stile del Movimento Laudato Si’. Introdotti da fra Giulio Cesareo (direttore comunicazioni del Sacro Convento di Assisi), siamo stati accolti nel Cortile dalla comunità dei frati. Padre Joshtrom Isaac Kureethadam (Coordinatore settore “Ecologia e Creato”, Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale) che ha curato la prefazione del libro, ha tracciato una linea di orizzonte ampia sul senso del nostro vivere nel creato, facendo il punto sull’impegno della chiesa cattolica sul tema dell’ecologia integrale. Matteo Manicardi (Cantautore, Animatore Laudato Si’) ha intervallato le profonde riflessioni di Padre Josh con i canti da lui composti per sensibilizzare sul tema dell’ascolto del grido della terra e dei poveri.
Anche gli interventi del pubblico presente in sala hanno arricchito la presentazione, tracciando uno stile e un cammino che viene svolto quotidianamente dalla rete del Movimento Laudato Si’ in Italia. Sono state condivise esperienze di conversione ecologica, di coinvolgimento comunitario, di dubbi e domande sull’efficacia della nostra azione. Un mosaico di voci, non un collage, che ha consentito in poco tempo di rappresentare come ciascuno di noi può rispondere, con i propri talenti – come la teologia, o l’impegno nella chiesa, la musica, l’apertura all’altro – all’invito “Vivi Laudato Si”!