La Festa della Creazione del 1° settembre, nota anche come Giornata della Creazione o Giornata Mondiale di Preghiera per il Creato, è la grande celebrazione che ispira e alimenta il più ampio Tempo del Creato che ne deriva. Ispirata da una ricca tradizione della Chiesa Ortodossa, è stata poi abbracciata da altri organismi e chiese come il Consiglio Mondiale delle Chiese nel 2008, la Comunione Anglicana nel 2012 e la Chiesa Cattolica nel 2015.
Oltre a essere un momento di pentimento per la nostra peccaminosa profanazione del dono della Creazione e di preghiera per la sua guarigione, la festa onora Dio come Creatore e commemora il grande mistero della creazione del cielo e della terra. In altre parole, questa festa non si limita a celebrare la “Creazione come mondo creato” che Dio ci ha donato, ma soprattutto a celebrare la “Creazione come mistero fondante” della nostra fede cristiana.
In poche parole, è un momento per ringraziare e lodare il Dio Trino come Creatore. Dato che la maggior parte delle chiese cristiane si è storicamente concentrata su Dio come Redentore, questa festa è un’opportunità preziosa per correggere lo squilibrio e celebrare anche Dio come Creatore. Questa necessità è stata sottolineata da molti leader cristiani, come Benedetto XVI che una volta ha detto: “Il Redentore è il Creatore e se non proclamiamo Dio nella sua piena grandezza – come Creatore e come Redentore – sminuiamo anche il valore della Redenzione”.
LA RICCA STORIA DELLA FESTA
Nel Cristianesimo Ortodosso esiste l’antica pratica di osservare il 1° settembre come “Giorno della Creazione”, che segna il giorno in cui Dio iniziò la creazione dell’universo come descritto nel primo capitolo della Bibbia. Il 1° settembre è il giorno stesso che simboleggia l’espressione “In principio”, il famoso incipit del Libro della Genesi e del Vangelo di Giovanni. Rappresenta il giorno in cui Dio disse “Sia la luce”.
Infatti, il calendario bizantino “dell’Era della Creazione”, utilizzato ufficialmente dal Patriarcato Ecumenico della Chiesa Ortodossa per molti secoli, stabiliva che Dio iniziò la creazione del cosmo il 1° settembre dell’anno 5509 a.C. (ricavato dai calcoli cronologici biblici). Quando la Chiesa ortodossa è passata dal sistema Anno Mundi al sistema Anno Domini occidentale, ha mantenuto viva la tradizione mantenendo il 1° settembre come primo giorno dell’anno liturgico.
Basandosi su questa ricca tradizione e leggendo i “segni dei tempi” della crisi ecologica, nel 1989 il Patriarca Ecumenico Dimitrios ha ampliato il simbolismo di questa giornata per farne anche un giorno di preghiera per la creazione nella Chiesa Ortodossa e nella cristianità in generale, un giorno in cui offrire “preghiere e suppliche al Creatore di tutto, sia come ringraziamento per il grande dono della creazione che come petizione per la sua protezione e salvezza”. Maggiori dettagli sulla storia sono disponibili qui.
IL RICCO SIMBOLISMO DELLA FESTA
Per cominciare, il simbolismo della Festa della Creazione è molto più ampio e profondo della Giornata della Terra o della Giornata dell’Ambiente. Non solo per la centralità che Dio ha nella festa, ma anche perché non celebriamo solo questo piccolo pianeta, ma anche la Creazione in generale. Sia la Terra che le stelle. Sia l’ecologia che l’astronomia. Sia la rete di vita della Terra che la rete di materia del cosmo.
Inoltre, quando celebriamo la Festa della Creazione (e la stagione più ampia che ne deriva), celebriamo due significati distinti della parola “Creazione”: L’atto di creazione di Dio e il frutto di tale atto (il cosmo). Il 1° settembre celebriamo sia il mistero teologico del comando amorevole di Dio “Sia la luce” (Gen 1:3), sia il cosmo risultante che Dio ha trovato “molto buono” (Gen 1:31).
Il secondo significato, la celebrazione del mondo naturale che Dio ci ha donato, è ciò che molti (la maggior parte?) cristiani fanno implicitamente quando partecipano alla festa. È comprensibile, dato che la nostra fragile Terra è così minacciata dall’abuso umano. Tuttavia, dobbiamo anche essere molto intenzionati a celebrare il suo primo significato. Il 1° settembre è una festa per celebrare il grande mistero di Dio come Creatore, non solo come Redentore. Il 1° settembre è una festa per celebrare la decisione amorevole di Dio di creare noi e tutte le altre creature.
IL PROMETTENTE FUTURO DELLA FESTA
Poiché i fondamenti teologici della Giornata della Creazione sono così profondi, è in corso un processo ecumenico per discernere una proposta per elevare l’osservanza dall’attuale status di “Giornata Mondiale di Preghiera” a festa liturgica nei calendari delle cosiddette denominazioni occidentali. Maggiori dettagli su un recente seminario teologico ad Assisi sono disponibili nel rapporto “Un’opportunità liturgica, un kairos ecumenico”.
Se desideri coinvolgere la tua università, i vescovi o i leader della Chiesa nel processo ecumenico, non esitare a contattare [email protected]. Parallelamente, mentre gli studiosi e i leader ecclesiastici discettano sui prossimi passi, siamo tutti invitati a continuare a promuovere e celebrare questa importante giornata a livello locale.
COME CELEBRARE LA FESTA
Quest’anno, 2024, il 1° settembre cade di domenica, quindi è un’occasione molto speciale per incoraggiare la tua chiesa o comunità a includere questa Giornata Mondiale di Preghiera e il mistero della Creazione nella tua celebrazione domenicale. Vale la pena ricordare alla comunità il duplice simbolismo della domenica, sia come “ Giorno della Creazione” – “il primo giorno della settimana” quando Dio iniziò l’atto creativo, come da Genesi 1 – sia come “Giorno della Resurrezione”. Questo doppio simbolismo ha una lunga storia nella tradizione cristiana, come spiegano ad esempio San Giustino Martire e San Gregorio Magno.
Molte idee pratiche per la tua celebrazione sono disponibili in questa risorsa: “Festa della Creazione 2024 – Idee per celebrare”. Non vediamo l’ora di pregare insieme il prossimo 1° settembre!