Il cardinale Michael Czerny, SJ, sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati del Vaticano, non parla di emigrazione, ha esordito nel suo intervento in uno speciale Dialogo Laudato Si’ a Roma domenica, in occasione della 107esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

Il cardinale Czerny si concentra sui migranti, i volti dietro il problema migratorio aggravato dalla crisi climatica.

Termini, come  “emigrazione”, “ci allontanano dalla gente”, ha affermato il cardinale Czerny. “Può essere pericoloso se non parliamo degli esseri umani… delle persone che soffrono e hanno bisogno di aiuto”.

Dal 2019, i disastri naturali hanno provocato lo sfollamento di quasi 35 milioni di persone in tutto il mondo. Gli scienziati hanno chiarito che un pianeta più caldo potrebbe produrre uragani più forti e condizioni meteorologiche ancora più estreme, come siccità, frane, inondazioni storiche e incendi dilaganti.

Il cardinale Czerny e gli altri ospiti del dialogo del Tempo del Creato intitolato “Una casa per tutti: Verso un “noi” sempre più grande”, hanno esortato tutti i cattolici a prendersi cura dei migranti e dei rifugiati in tutto il mondo.

Hanno anche invitato tutte le persone a prendersi cura della nostra casa comune, poiché è la crisi climatica a generare lo sfollamento  climatico in tutto il mondo.

GUARDA: ‘Una casa per tutti: Verso un ‘noi’ sempre più grande’

Nell’Angelus di domenica Papa Francesco ha detto: “È necessario camminare insieme, senza pregiudizi e senza paure, ponendosi accanto a chi è più vulnerabile: migranti, rifugiati, sfollati, vittime della tratta e abbandonati. Siamo chiamati a costruire un mondo sempre più inclusivo, che non escluda nessuno.”

Sua Santità ha dedicato il suo messaggio per la 107a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato al tema “Verso un “noi” sempre più grande”.

Ma perché alla nostra Casa comune sia assicurata la giusta cura, dobbiamo costituirci in un ‘noi’ sempre più grande, sempre più corresponsabile, nella forte convinzione che ogni bene fatto al mondo è fatto alle generazioni presenti e a quelle future”, scrive Papa Francesco.

Tomás Insua, Direttore Esecutivo del Movimento Laudato Si’, ha raccontato di quando ha visto in prima persona come i più poveri e vulnerabili, nonostante abbiano poco a che fare con le cause della crisi climatica, stiano subendo i suoi effetti peggiori e ha spiegato perché dobbiamo lavorare per la giustizia climatica.

Era il 2013 e  stava visitando le Filippine non molto tempo dopo che il tifone Haiyan aveva colpito l’isola. La tempesta, allora, più forte che abbia mai toccato la terra, ha portato venti ad una velocità di oltre trecento chilometri orari  e ha provocato circa 15.000 tra morti e dispersi, anche se una cifra esatta potrebbe non essere mai conosciuta.

“Bisogna unirsi e ascoltare il grido della Terra e il grido dei poveri”, ha affermato Tomás Insua.

Ha esortato tutti a firmare la  petizione “Pianeta Sano, Persone Sane”, che spiega ai leader mondiali come prendersi cura del creato di Dio in vista dei due vertici delle Nazioni Unite.

Firma la petizione “Pianeta Sano, Persone Sane”

Fra Jaime Campos, OFM, Direttore dell’Ufficio Generale per la Giustizia, la Pace e l’Integrità del Creato, ha evidenziato come la crisi climatica stia causando migrazioni e aumentando il numero degli sfollati climatici in tutto il mondo.

Il dialogo si è tenuto a San Francesco a Ripa, chiesa di Roma dedicata a San Francesco d’Assisi, poiché un tempo era solito soggiornare in un vicino convento.

Fra Jaime, insieme ai confratelli francescani Alessandro Partini e Roberto Bongianni, ha spiegato come vengono accolte le persone, indipendentemente dalle circostanze, e le aiutano a tornare nella società, e ha invitato tutte le persone ad aiutare i nostri fratelli e le nostre sorelle bisognosi di aiuto.

Anche due migranti hanno aggiunto le loro esperienze al dialogo. Uno è venuto in Italia dall’Albania perché lì, nel suo paese, gli mancavano il lavoro e un futuro.

L’altro migrante ha raccontato come è arrivato in barca anni fa, alla ricerca di una vita migliore. Entrambi gli uomini sono stati aiutati dai francescani.

Il dialogo è stato condotto da Lucia Capuzzi di Avvenire.

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